Vuoto

Horror Vacui.

Troppe parole caotiche, eccessive, non servono a trasmettere ma semplicemente a riempire uno spazio, a dare l'illusione che sia pieno e pregno.
Basta.
Di fronte questo abuso della parola, del suono, del colore, ammassati con la sola funzione di scacciare un'atavica paura, io trovo più eloquente
Il Vuoto.

29 Settembre

Il tutto è più della somma delle parti

Come cominciare se non dal parto,

parto e chissà quando tornerò. Chi mi cerca troverà il seme della vittoria sotto la bandiera, abbandonato sotto il cielo d'estate. Tre ciechi vennero tutti insieme chi cantava una strofa, chi un'altra ma tutti e trentatrè contemporaneamente.

Se mi fermo sono tutti qui, ma non già ormai con la riserva che se non io mi piacerebbe tutto quanto lui se non me ne trova uno lo spacco senz'altro ma non perdono giammai, tocco ma non perdono.

Trefilate di seguito son tante e me le pappo tutte quante fi fai fi feffe fi fai fo fu, se non tornerò stasera mi nascondo in ciminiera se non salti sotto al tetto tira fuori il copriletto se non mangi ciò che dormi non troverai ciò che cerchi se non tra i porci. Per chi aspetta al cimitero non saprà mai se fossi sincero, come anche se no altrimenti, perché no, d'altra parte.

Anche andando avanti non si prosegue mai come tre trattori che saltano e bevono ma mai cadranno se non si va non si torna chi più ne ha più ne metta e tutti fuori in bicicletta. Trallallro trallalla chissà quando finirà se la morte vuol coraggio tu ribatti fogli faggio.

Questa sera inizierà il gioco di fuffolo di tu tiallolillallero filo questo e lutto intero la pesca matura disse al fico ghiociialemme lupp liro puzza lupa lipo lero.


Troppe avversità violarono il fato non in cui ma mentre se chi uccise fu salvato chi nuota non avrà mai capito la verità sta nel suono ma il nascondiglio del sogno si palesa solo a coloro i quali si indossa bermuda, nonostante la stagione calda come quando si suonò abbondantemente ma con coerenza, sebbene non credevo in lui, egli raggiunse il traguardo come rapido falco avvinghiò la preda in uno spasmo di colore.

Trinisfera sia sincera se non dorme torta pera, se l'ambicco col colbacco pianta forte donna sasso.

Troppo tempo troppo vuole non ritornan le parole che non volle così colà tutto quel che non è stato sarà non in un' illusione primaverile ma quanto più in un' ombra mattutina. Nel livore del cielo scorgerò che i tempi sono maturi e l'avvento avanza.

Trame intricate di ragne decorate simbolo di fertilità e fulgore degni rivali di plasticosi idoli ribelli infangati dall'umore primordiale olocenico mesozoico del cinghiale mattutino.

Spara lento ma con contegno la gabbia della mente mentre mente la menta lallallà trallallero tralalù

venerdì 22 gennaio 2010

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